I primi riconoscimenti di questa variante sono stati riscontrati nel Regno Unito, con il primo caso nel gennaio 2022, confermato dalla Health Security Agency di quel Paese.
Il ceppo è il cambiamento genetico avvenuto nella variante Omicron. Nel mese di ottobre di quest’anno sono stati confermati più di 600 casi nel Regno Unito.
La nuova variante XE è ricombinante, il che significa che è una combinazione del ceppo originale Ómicron e della sua sottovariante BA.2.
Il motivo per cui si tratta della variante ricombinante XE è che abbiamo già confermato i ceppi XA, XB, XC, XD, e nessuno di essi si è rivelato davvero allarmante o pericoloso.
Il ceppo XE rappresenta meno dell’1% dei casi segnalati nel Regno Unito a partire dall’ottobre 2022, e non ci sono ancora prove che la variante causi sintomi più gravi o non sia riconosciuta dal vaccino.
Secondo gli ultimi rapporti del Ministero della Salute, la variante predominante è ancora BA.2, la stessa di altri Paesi del mondo.
Nel marzo di quest’anno, l’OMS ha rilevato l’elevata trasmissibilità e la possibile crescita della XE rispetto alla sottovariante BA.2, che oggi rappresenta il 70% dei casi negli Stati Uniti.
Sono state individuate altre varianti, come XBB e BQ.1, che hanno una grande capacità di propagazione e potrebbero essere resistenti ai vaccini attuali. Questi nuovi ceppi di coronavirus sono stati individuati nel Regno Unito, con più di 700 casi di BQ.1 identificati in tutto il Paese, mentre l’XBB ha registrato 18 casi, secondo The Independent e ABP News.
Il Gruppo Tecnico Consultivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è riunito nel mese di ottobre 2022, per discutere i cambiamenti del virus e tracciare le varianti, discutere le ultime evidenze sulla variante Omicron e come la sua evoluzione sia attualmente in fase di sviluppo, tenendo conto dell’alta percentuale di popolazione immunizzata.
Per quanto riguarda l’evoluzione di alcune varianti, il gruppo consultivo ha concluso che il fenotipo generale di XBB e BQ.1 si differenzia sufficientemente l’uno dall’altro, o da altri lignaggi di Omicron, da giustificare la classificazione come nuova variante preoccupante, sebbene Omicron rimanga una variante molto preoccupante.