Alcune persone sostengono che gli impiastri sono gli stessi del cataplasma, ma in realtà ci riferiamo al cataplasma quando una pianta medicinale viene applicata, lavata, frantumata e riscaldata, direttamente sulla pelle nella zona interessata del corpo. Nell’intonaco la pianta (anche frantumata e calda) viene avvolta in un panno pulito da applicare sul corpo senza contatto diretto con la pelle.

Alcune altre forme di preparazione:

Tradizionalmente, gli impacchi erano fatti con farina di lino, grano o altri cereali ricchi di fibre vegetali per sfruttare la qualità di assorbimento di questa fibra. Questa farina è stata mescolata con acqua calda e composto attivo (ad esempio, senape). La pasta risultante, ancora calda, fu messa in contatto con la ferita e poi coperta con un pezzo di tela o materiale simile per fasciare finalmente l’area.

In bellezza è comune usare argille o fanghi al posto delle farine vegetali. La forma di preparazione è simile a quella degli impacchi tradizionali, ma attualmente vengono usati degli asciugamani di lino invece della tela e non sempre vengono applicati caldi.

Negli sport, i cataplasmi di alcune piante come i cavoli sono stati usati da tempo immemorabile per infiammazioni, lividi e distorsioni.

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