L’eisoptrofobia comporta la paura degli specchi. Scoprite i sintomi, le cause e il trattamento.
L’eisoptrofobia, nota anche come catoptrofobia o spettrofobia, è una paura irrazionale e intensa che una persona prova nel vedere la propria immagine allo specchio. Per questo motivo, è qualcosa che provoca panico o terrore. Allo stesso modo, indipendentemente dall’oggetto che provoca l’intensa paura, l’ansia è il fattore comune e l’epicentro dell’eisoptrofobia.
La paura degli specchi può essere una manifestazione di problemi di ansia più ampi. Per questo motivo gli specchi diventano un fattore scatenante degli attacchi d’ansia.
Questo aspetto è legato al pensiero superstizioso, in cui si crede che vedere la propria immagine riflessa in uno specchio possa portare a qualcosa di negativo e, allo stesso modo, se lo specchio si rompe. È importante tenere conto dell’aspetto culturale.
Sintomi:
– Sudorazione.
– Sensazione di soffocamento e mancanza d’aria.
– Tachicardia.
– Voglia di scappare e di evitare gli specchi.
– Vertigini e nausea.
– Paura e ansia intense.
Cause:
– Esperienze negative, genetica, comportamenti appresi, struttura cerebrale.
– La maggior parte delle fobie inizia nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta.
– Possono essere causate da una situazione stressante, un evento traumatico. Possono anche essere imitate da un familiare che ha una fobia e il bambino finisce per farla propria.
Rifiuto della propria immagine. Quando non abbiamo una visione adeguata di noi stessi, ma il contrario, quando ci vediamo riflessi in uno specchio, questo ci porta a rifiutare il nostro corpo e a diventare ossessivi. E, d’altra parte, può essere parte di un disturbo mentale più grave.
Trattamento:
– L’obiettivo è eliminare la paura, disimparare ciò che è stato appreso e imparare altri modi di affrontare il problema. – L’approccio terapeutico più efficace oggi è la terapia di esposizione. Consiste nell’esporre gradualmente la persona agli stimoli temuti, in modo che si desensibilizzi progressivamente. Allo stesso modo, si insegnano strategie di gestione dell’ansia e si ristrutturano i pensieri disadattati e irrazionali.
In questo modo si recupera l’autostima e la fiducia in se stessi; in definitiva, si può avere il controllo su ciò che accade, eliminando così i limiti che il disturbo stesso fa sì che la persona si imponga.
– I disturbi possono essere trattati anche con i farmaci.
Ricordate che se avete uno dei sintomi sopra citati, potreste soffrire di eisoptrofobia ed è importante che cerchiate un aiuto professionale.