L’ingegneria dei tessuti, nota anche come medicina rigenerativa, è la branca della bioingegneria che utilizza la combinazione di cellule, metodi di ingegneria dei materiali, biochimica e fisico-chimica per migliorare o sostituire le funzioni biologiche.
Nella maggior parte dei casi, la creazione di tessuti e strutture biologiche in vitro richiede una notevole conoscenza della cellula per garantirne la sopravvivenza, la crescita e favorirne la funzionalità.
Negli ultimi anni, l’ingegneria dei tessuti ha compiuto progressi significativi. Le basi di questo campo risalgono all’inizio del XX secolo, quando i ricercatori tentarono per la prima volta di far crescere le cellule al di fuori del corpo.
Uno dei maggiori progressi nell’ingegneria dei tessuti è stato l’isolamento delle cellule staminali.
Le cellule staminali hanno catturato l’immaginazione dei ricercatori per la loro capacità di diventare qualsiasi tipo di cellula del corpo.
Le cellule staminali possono dare origine alle varie cellule che compongono i nostri tessuti e organi. Per questo motivo sono essenziali per la crescita e lo sviluppo del corpo umano.
L’ingegneria tissutale utilizza fondamentalmente cellule coltivate e/o geneticamente modificate in laboratorio come materiale di ingegneria.
L’ingegneria tissutale è un campo che ha generato un grande interesse scientifico grazie alle scoperte relative alle cellule staminali, ai biomateriali intelligenti che attivano le cellule per indurre la rigenerazione e alle nuove tecnologie applicate a questo campo, come il bioprinting 3D.
Attualmente e con l’aiuto della stampa 3D, la scienza si sta muovendo verso lo sviluppo di tecniche che ci permettono di costruire tessuti e organi in laboratorio.
Il futuro di questa tecnologia comincia già ad essere una realtà: attualmente è possibile stampare la pelle e la cartilagine, che può anche essere riprodotta, ad esempio:
– Fegato bioartificiale – Tra i progressi della ricerca, è stato prodotto un supporto per il fegato utilizzando epatociti vivi.
– Pancreas artificiale – la ricerca riguarda l’uso delle isole di Langerhans per produrre e regolare l’insulina, in particolare nei casi di diabete.
– Vesciche artificiali – Alla Wake Forest University, vesciche sviluppate artificialmente sono state impiantate con successo in sette persone, nell’ambito di un esperimento a lungo termine.
– Cartilagine – un tessuto coltivato in laboratorio è stato utilizzato con successo per riparare la cartilagine del ginocchio.
L’ingegneria tissutale è di estrema importanza perché aumenta l’aspettativa di vita e contribuisce a una vecchiaia sana, consentendo di prolungare al massimo la funzione dei nostri organi. Per questo motivo è diventata un campo promettente della scienza medica che offre una possibile soluzione alla grave carenza di organi disponibili per i trapianti.
FONTE:
https://es.wikipedia.org/wiki/Ingenier%C3%ADa_de_tejidos
https://www.quimica.es/enciclopedia/Ingenier%C3%ADa_de_tejidos.html