Il cervelletto è una struttura di forma ovale situata in una regione del cervello, in particolare nella parte posteriore del cervello, dietro il tronco encefalico e sotto il lobo occipitale.
Il cervelletto è collegato alle funzioni cognitive, linguistiche, motorie ed emotive.
Il cervelletto è di grande importanza per lo sviluppo normale o adeguato dell’essere umano, poiché tra le sue funzioni vi è l’integrazione delle vie sensoriali e motorie. È collegato al cervelletto con il battito cardiaco e la sua frequenza. Il cervelletto permette al corpo di muoversi, mantenere l’equilibrio, coordinare i movimenti oculari, l’apprendimento motorio, ad esempio l’andare in bicicletta.
Il cervelletto ha origine dai corpi cellulari dei nuclei cerebellari (fibre nucleocorticali) e da una serie di nuclei del pons, del midollo allungato e del midollo spinale. Il cervelletto elabora le informazioni provenienti da altre aree del cervello, dal midollo spinale e dai recettori sensoriali per indicare i tempi esatti dei movimenti fluidi e coordinati del sistema muscolare scheletrico.
Per facilitare la comprensione delle funzioni del cervelletto, immaginatelo come una sorta di coordinatore incaricato di ricevere le informazioni dal midollo spinale e dalle strutture cerebrali, per poi integrare e controllare gli ordini che la corteccia cerebrale invia all’apparato locomotore attraverso le vie motorie. È importante che i pazienti conoscano ogni parte del loro corpo e il suo corretto funzionamento; nel caso in cui osserviate schemi diversi o sintomi confusi, sia in voi che nei vostri familiari, non esitate a consultare uno specialista di fiducia, poiché sarà in grado di capire quando c’è una reale necessità di valutazione.
Quando vediamo pazienti che subiscono lesioni a livello cerebellare, di solito non rimangono in uno stato di paralisi totale, ma piuttosto con disturbi legati all’esecuzione di movimenti precisi, al mantenimento dell’equilibrio, alla postura e all’apprendimento motorio.
Allo stesso modo, quando notiamo disturbi o discrepanze nei livelli di attenzione, elaborazione del linguaggio, musica, apprendimento generale e altri stimoli sensoriali temporanei, la prima cosa da fare è esplorare il cervelletto.
Quando si parla di patologie associate al cervelletto, di solito si parla di atassie; questo termine non si riferisce a una particolare malattia, ma alla perdita di coordinazione e controllo muscolare di dita, mani, braccia e/o gambe. Allo stesso modo, si parla di atassia quando manca il controllo dei movimenti oculari, tutto ciò è solitamente legato a problemi neurologici e probabilmente al cervelletto; queste anomalie si verificano di solito quando vengono danneggiate parti del sistema nervoso che controllano il movimento.
Il cervelletto può essere curato se si conosce la sua vulnerabilità. Ad esempio, il cervelletto viene danneggiato dal consumo eccessivo di bevande alcoliche, dall’assunzione di alcuni farmaci da prescrizione (in particolare barbiturici e benzodiazepine), da metalli pesanti come il mercurio e il piombo o da solventi come quelli usati nelle vernici. Questi elementi danneggiano le cellule nervose del cervelletto, provocando l’atassia. Il trattamento e il recupero dipendono dalla tossina coinvolta e dal danno cerebrale.
La diagnosi dei disturbi cerebellari è clinica e comprende un attento studio della storia familiare e la ricerca di disturbi sistemici acquisiti.
Di solito vengono eseguiti studi di neuroimmagine. Quando l’anamnesi familiare è suggestiva, si eseguono test genetici.
Sintomi di una persona che subisce una lesione al cervelletto:
A livello cognitivo, le lesioni cerebellari possono essere associate a: perdita di memoria, deficit di apprendimento, linguaggio, funzioni esecutive, inibizione e flessibilità cognitiva, compresa la pianificazione.
Altre lesioni molto comuni sono:
- Mal di testa.
- Nausea o vomito.
- Stanchezza o sonnolenza.
- Problemi di linguaggio.
- Vertigini o perdita di equilibrio.
È importante rivolgersi immediatamente a un medico per diagnosticare i sintomi.
Raccomandazioni per evitare il rischio di ictus:
- Si raccomanda di smettere di fumare o di limitarne il consumo.
- L’esercizio fisico regolare o l’attività fisica giovano al cuore e ai vasi sanguigni e riducono il rischio di ictus,
- Proteggere la testa con l’uso del casco (alla guida, in moto, in bicicletta, sui pattini, ecc. o quando si praticano sport estremi),
- Indossare le cinture di sicurezza e stare in sicurezza a casa riducono il rischio di lesioni cerebrali.
Il cervelletto è diviso in tre parti: ci sono due grandi fessure trasversali che dividono il cervelletto in tre lobi principali: il lobo anteriore, il lobo posteriore e il lobo intermedio.
Differenza tra cervelletto e cervello: Il cervelletto è la parte più grande del cervello e controlla il pensiero, l’apprendimento, la risoluzione dei problemi, le emozioni, la memoria, la parola, la lettura, la scrittura e i movimenti volontari.
Il cervelletto: controlla la motricità fine, l’equilibrio e la postura.
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