I casi di infertilità femminile sono legati a ovuli di bassa qualità. Per quest’anno, un gruppo di ricercatori della Stanford University (USA) ha sviluppato una tecnica di “attivazione in vitro” che aiuta le donne con insufficienza ovarica a produrre di nuovo uova sane e mature.
Il processo prevede la rimozione del tessuto ovarico e il suo trattamento in laboratorio con proteine e altri fattori che aiutano i follicoli immaturi a trasformarsi in ovuli. Del numero di donne sottoposte a questo trattamento, cinque hanno prodotto ovuli vitali, una è incinta e un’altra ha già dato alla luce un bambino sano.
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