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La diagnosi clinica di malattie come il cancro è determinata principalmente dal sospetto clinico, dall’esame obiettivo e dall’ultima parola dello specialista che stabilisce e conferma la presenza di cellule tumorali in un campione di tessuto o in una biopsia.
La biopsia liquida rappresenta un cambiamento significativo, perché è uno strumento che può essere eseguito molte volte durante il trattamento e che ha la capacità di identificare i biomarker nel sangue.
La biopsia liquida consiste nell’estrarre campioni di sangue, plasma, siero o urina per identificare varianti genetiche e mutazioni. Questa procedura è molto meno invasiva della normale biopsia, che richiede operazioni o forature.
Il sistema si trova in una fase precedente alla sua applicazione per la diagnosi del cancro, focalizzato sul monitoraggio della progressione della malattia o sull’individuazione di mutazioni genetiche nei tumori che potrebbero suggerire quale farmaco debba essere usato per il suo trattamento.
I progressi sono stati concentrati soprattutto nel campo dell’oncologia, poiché consente di ottenere informazioni quando si applicano terapie mirate. La tecnica è particolarmente interessante nel monitoraggio del cancro perché durante il corso del trattamento e la progressione della malattia vengono generate nuove mutazioni genetiche e di solito sono necessarie biopsie multiple per il processo decisionale.
Una nuova tecnologia che facilita l’assunzione di biopsie del tessuto mammario è stata presentata dal Centro di Patologia della Mama-Fundación Tejerina, in Spagna, con lo scopo di analizzare le piccole lesioni trovate nelle mammografie, in un modo più veloce ed energico.
Il dispositivo è costituito da un rivelatore di selenio e tecnologia Tomosynthesis, funziona facendo piani di taglio del seno.
L’accoppiamento della tabella e del software rende le biopsie molto più accurate, inoltre, le analisi possono essere eseguite in intervalli più brevi, rispetto alle biopsie tradizionali, per consentire microcalcificazioni o deformazioni in mammografia.
Questo strumento di immagine e analisi è sviluppato attraverso un team e un tavolo di lavoro che integra altri metodi di imaging disponibili e consente la localizzazione di microcalcificazioni o distorsioni osservate in mammografia.
Queste e altre innovazioni sono ora possibili in Pharmamedic.
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