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La radiazione ultravioletta non è visibile; tuttavia, molte delle lampade ultraviolette emettono marginalmente parte della loro luce nella zona adiacente dello spettro visibile, con cui sono osservate di un colore viola.
L’azione delle radiazioni sulla materia vivente sarà modificata in base alla sua energia. Gli organismi viventi sono costituiti da complesse molecole organiche. Sotto le radiazioni visibili abbiamo la radiazione infrarossa, questo è importante per la vita perché ha una lunghezza d’onda adeguata per riscaldare l’acqua e, di conseguenza, anche per gli esseri viventi, formati in gran parte dall’acqua. D’altra parte, le radiazioni visibili hanno una lunghezza d’onda adatta ad alterare alcune delle molecole, ma in un modo leggero. Sopra le radiazioni visibili si trovano radiazioni ad alta energia: raggi ultravioletti (UV), raggi X e raggi g. Queste radiazioni hanno energia sufficiente per modificare molte delle molecole presenti nelle cellule e, di conseguenza, possono alterare notevolmente il loro funzionamento. Queste radiazioni possono reagire con diverse molecole di cellule, come il DNA, e alterarne il funzionamento. Sia nel caso della radiazione UV che in quella dei raggi X e g, se le dosi di radiazioni ricevute sono sufficientemente elevate, il danno prodotto può essere così grande da impedire alla cellula di svolgere le sue funzioni vitali e quindi causare solo la sua morte. Ecco perché la luce UV viene utilizzata come battericida.
Al momento sono già state sviluppate luci a LED che hanno applicazioni per la salute. Le infezioni che si contraggono all’interno degli ospedali possono causare gravi malattie ai pazienti al punto che può portare alla morte.
I LED che emettono luce nella gamma ultravioletta profonda, sotto 290 nanometri, hanno grandi effetti germicidi e sono più economicamente fattibili rispetto ai robot ultravioletti o alle lampade UV.
Queste e altre innovazioni sono ora possibili in Pharmamedic.
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