Si tratta di un dolore molto comune negli atleti che praticano il calcio. Può trattarsi di un dolore acuto, localizzato alla sinfisi pubica, con possibile irradiazione alle aree vicine, preferibilmente inguine, basso addome, perineo e anca.
La pubalgia, nota anche come sinfisi pubica o osteopatia dinamica del pube, è definita in senso stretto come infiammazione della sinfisi pubica di origine non infettiva. È generalmente considerata una lesione da uso eccessivo, che crea una reazione di stress sulla sinfisi pubica e sul tessuto osseo adiacente.
Per effettuare un trattamento specifico per questo tipo di dolore al pube, sarà necessario effettuare alcune fasi di accertamento e valutazione, al fine di ottenere una buona diagnosi e applicare il trattamento appropriato per curare questo dolore, che può essere molto fastidioso. e può anche richiedere un intervento chirurgico.
Epidemiologia della pubalgia, nell’ambito del calcio, che corrisponde al settore in cui questo tipo di lesione colpisce maggiormente. È comune anche nell’hockey su ghiaccio, nel rugby, nel football americano, nel football australiano e nei corridori di lunga distanza.
L’entità più frequente delle lesioni inguinali è quella relativa agli adduttori, seguita da quella relativa all’ileo-psoas e poi da quella relativa agli addominali.
Il meccanismo della lesione è di solito associato principalmente a gesti ripetitivi di impatto (come calciare un pallone). Nel caso del calcio, si verifica un’iperestensione ripetitiva del tronco insieme all’iperestensione e all’abduzione dell’anca. Questo produrrà un taglio attraverso la sinfisi anteriore e pubica del bacino, soprattutto se c’è uno squilibrio muscolare, questa azione di scatto causa asimmetrie nei muscoli lombari e iliopsoas.
Nel trattamento conservativo e nella prevenzione non esiste una differenziazione di obiettivi tra loro. Si concentrerà su un lavoro specifico valido sia per la riabilitazione post-infortunio che per la prevenzione.
Innanzitutto si interromperà l’attività sportiva, il trattamento si concentrerà sull’eliminazione del dolore e si continueranno i programmi di allenamento muscolare. Questi esercizi si concentreranno soprattutto sul rafforzamento degli adduttori, passando da quelli più statici a quelli più funzionali. Anche il rafforzamento lombopelvico con esercizi per il core e il controllo motorio è molto importante.
Esercizi per far lavorare il core e gli adduttori, evidenziando la necessità di dare stabilità alla sinfisi pubica affinché il trasferimento delle forze che convergono nell’articolazione sia efficace e coordinato. Fanno parte degli obiettivi anche il recupero del range di movimento articolare dell’anca nelle sue rotazioni e delle articolazioni lombosacrali e sacroiliache, e il trattamento del dolore dalla radice e non con un obiettivo palliativo.