SIM ( Società Italiana di Medicina ) 

Pubblicato dalla  SOFAI Società Farmacisti Antroposofi Italiani

Le esperienze vissute, a livello globale, in questi ultimi due anni e mezzo hanno messo in evidenza criticità e tendenze che Rudolf Steiner (1860-1925), il grande filosofo, veggente e scienziato austriaco, fondatore dell’Antroposofia, aveva predetto più di un secolo fa (2).

Non v’è ambito dello scibile umano che egli non abbia esplorato approfonditamente per rivelarne, in seguito, anche i rispettivi aspetti spirituali. Il suo lavoro titanico ci consente, fra le altre opportunità, di superare l’attuale scientismo, la religione oggi predominante, che si è imposto intimidendo e mortificando l’intelligenza, senza quasi avere più amore per la verità; scientismo che ideologicamente separa il naturale dal soprannaturale, escludendo quest’ultimo dal sapere scientifico e impedendo, così, una vera conoscenza dell’anima e dello spirito. Oggi a dominare è la tecnica che si confonde con la scienza, dimenticando che, in passato, quest’ultima era figlia della filosofia, frutto d’intuizioni delle leggi cosmiche, riflesse nella Natura e nell’essere umano. Tramite l’Antroposofia, o Scienza dello Spirito abbiamo, ora, la possibilità di riunificare arte, religione e scienza, con lo strumento più adatto ai nostri tempi: il pensiero.

Grazie allo studio e alla cura editoriale delle opere scientifiche di J.W. Goethe (3, 4),R.Steiner comprese l’importanza del pensiero puro, libero da rappresentazioni sensibili che nutrono la conoscenza riflessa, incapace di connettersi al mondo ideale degli archetipi. Scrisse, così, “La filosofia della libertà” dove fondò la sua teoria della conoscenza che è alla base di tutta la sua ricerca scientifico-spirituale (5).

  1. Steiner eraun uomo molto pratico, non solo un intellettuale. Lo testimoniano anche le sue attività prima e durante la prima guerra mondiale che si adoperò per scongiurare, tenendo conferenze volte a stimolare la consapevolezza dei popoli mitteleuropei sulla loro peculiare missione spirituale. Illustrò, poi, molto lucidamente i fattori che portarono al conflitto, compresa un’abile propaganda, tutti argomenti ancora più che attuali! Nei due memorandum del 1917 (6) destinati all’imperatore Carlo d’Austria, mise a nudo le finalità meramente economiche degli anglo-americani e delineò i compiti sociali potenzialmente conseguenti a un sano sviluppo della vita mitteleuropea.

Fu, quest’ultima parte, un abbozzo della sua rivoluzionaria proposta di una “triarticolazione sociale”, volta a stabilire una corretta e armoniosa collocazione degli aspetti culturali, giuridici e economici che rispecchia gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità.

Le chiavi di lettura fornite dall’Antroposofia soddisfano la richiesta, sempre più pressante nella nostra epoca di “specialistiche”, di trovare un filo che unisca tutti i saperi, per metterli al servizio della quotidianità e agevolare la comprensione di tutte le esperienze che rendono unica e significativa ogni vita umana.

In campo medico, R. Steiner, insieme alla dottoressa Ita Wegman, propose un ampliamento dell’arte medica che portò a grandi successi sia in campo clinico, sia in campo farmacologico (7).

Per la comprensione della Medicina e della Farmacologia antroposofiche, è necessario accennare a alcuni principi della visione antropologica antroposofica, indicati da R. Steiner con una specifica terminologia.

Basilare èla cosiddetta “quadripartizione” (8), vale a dire la definizione di alcuni corpi invisibili che compenetrano il nostro corpo fisico, materiale, che preso a sé stante possiamo identificare soltanto col cadavere che, come tutto il regno minerale, è destinato a una graduale disgregazione.

Ciò che rende vivo il nostro corpo fisico, che provvede alle funzioni fisiologiche primarie e al mantenimento o al ripristino della salute, viene chiamato dalla Scienza dello Spirito corpo eterico o vitale o delle forze formatrici, il cui ambito d’azione è tutto l’organismo fluido che ci compenetra (senza acqua non c’è vita!), che abbiamo in comune col regno vegetale che ne è il principale rappresentante.

Gerarchicamente parlando, il cosiddetto corpo astrale, che abbiamo in comune col regno animale, domina il corpo eterico e si differenzia da quest’ultimo per il suo metabolismo catabolico, il presupposto per lo sviluppo della coscienza. È l’ambito degli istinti, delle passioni, delle brame, ma anche dei sentimenti e delle sensazioni, è l’anima, la psiche e il suo campo d’azione è l’elemento aereo. Da notare come ànemos (= vento, in greco), animale e anima hanno la stessa radice etimologica, come pure movimento ed emozione (motion, emotion in inglese) che li caratterizzano. Nella maggior parte dei casi, proprio dal corpo astrale origina la malattia, quindi, possiamo considerare quasi tutte le patologie psicosomatiche!

L’essere umano soltanto, infine, può dire Io a se stesso e l’Io può, nel corso della vita, educare

l’anima, affinché il percorso che compie di vita in vita sia fruttuoso per la sua stessa evoluzione, essendo l’Io la nostra parte immortale, il nostro Spirito. La sua organizzazione si trova al di sopra di tutti questi corpi e li domina direttamente e indirettamente, utilizzando, come vettore delle sue attività, il calore.

Per quanto riguarda la comprensione della Farmacologia antroposofica, è importante studiare gli elementi e le sostanze qualitativamente, più che quantitativamente, giacché la qualità può esistere, anzi è quasi sempre più importante, anche in assenza di elementi ponderali, come dimostra l’efficacia, per esempio, della Medicina omeopatica. Inoltre, fa notare R. Steiner (9) il dosaggio di un elemento o di una sostanza, ne indica la presenza, ma non la specifica azione locale, per ottenere la quale dà suggerimenti più specifici.

Tale studio si basa sull’osservazione fenomenologica, secondo il metodo inaugurato da Goethe scienziato, che purtroppo non tutti conoscono, degli elementi, delle sostanze, delle piante e degli animali che costituiscono la Farmacopea Antroposofica (10).

Uno dei principali criteri nella scelta del farmaco si basa sulla relazione dell’essere umano con i regni della Natura e sulla loro comune evoluzione, come ampiamente descritto da R. Steiner (11). Se consideriamo le malattie come processi non anomali, bensì naturali, ma semplicemente dislocati nello spazio o sfasati nel tempo, un’attenta

osservazione porta, infatti, a riconoscerli e collegarli a processi che si svolgono in Natura (12, 13).

Nel caso dei rimedi vegetali, R. Steiner amplia l’attuale visione farmacognostica, evidenziando specifiche corrispondenze fra la pianta e l’uomo, dove possiamo distinguere due ambiti polari fra loro.

Uno è la regione del capo, o sistema neurosensoriale, corrispondente alla radice della pianta, che ha in comune con essa l’attività percettiva (la radice percepisce la forza di gravità e l’ambiente circostante), il freddo (nel capo la temperatura è lievemente inferiore rispetto a quella del resto del corpo e, quando sale, non riusciamo più a pensare e il sensorio si ottunde), lo stato di quiete (se c’è agitazione, per esempio in una commozione cerebrale, la sintomatologia è analoga a quella della febbre) e l’indurimento (il capo è la parte più dura del nostro corpo, al cui interno troviamo la sostanza più dura che possediamo, lo smalto dei denti).

All’altro polo troviamo il sistema del ricambio e delle membra che comprende tutti gli organi della cavità addominale deputati al metabolismo e alla riproduzione. Ivi regnano calore, morbidezza, trasformazioni delle sostanze e movimento, caratteristiche che nella pianta ritroviamo nell’ambito del fiore.

Questi due poli sono collegati rispettivamente dal torace, che ospita cuore e polmoni, il sistema ritmico, e dalle foglie. Caratteristica di entrambi gli ambiti è la ritmicità, evidente nell’essere umano, visibile nella pianta nell’apparizione successiva e nella disposizione a piani delle foglie, come pure nell’attività di adattamento delle stesse alla luce, nei processi di elaborazione diurni e notturni (fotosintesi) e nell’ascesa e discesa della linfa. Molte analogie presentano, inoltre, la foglia e il polmone.

Visualizzando tutto questo, ci appare l’immagine dell’uomo come pianta capovolta, come ben sapevano gli antichi greci.

Naturalmente, questa descrizione, chiamata tripartizione funzionale, è solo schematica; in realtà i tre sistemi hanno una collocazione preponderante precisa, ma si estendono e compenetrano tutto l’organismo. Per esempio, troviamo ritmicità nella peristalsi, come nella secrezione ormonale e ben sappiamo che la neurosensorialità è estesa a tutto il corpo, come pure il metabolismo.

Completa il quadro la rispettiva attribuzione a questi tre ambiti delle tre attività dell’anima: pensare, sentire e volere (14) (Illustrazione di Patrizia Giovanna Curcetti).

Nella tripartizione funzionale riemergono, in chiave moderna, i “Tria Principia” degli alchimisti: Sal, Mercur e Sulphur. Nel grande e nel piccolo ritroviamo il principio del tre.

Grazie a R. Steiner, inoltre, la “teoria delle signature” può poggiare su solide basi scientifico spirituali. Egli, infatti, ha dimostrato che le piante aventi una pronunciata tendenza all’ipertrofia di uno dei poli hanno delle virtù terapeutiche nei confronti del polo umano malato corrispondente, come pure quelle che presentano una dislocazione di qualità appartenenti a un determinato polo.

Un esempio classico è quello della Bryonia: una Cucurbitacea in cui iprocessi del fiore e del frutto sono sostanzialmente dislocati nella radice, voluminosa, ricca di fluidi e di sostanze sulfuree che normalmente si formano nella sfera del fiore. La segnatura di Bryonia corrisponde da una parte al quadro patologico di una ritenzione idrica nel fegato, per esempio in caso di epatite; d’altra parte a una situazione patologica in cui la funzione fisiologica del fegato, cioè quella di raccogliere i fluidi dalla vena porta, si disloca patologicamente in un altro organo. Per questo viene impiegata quando si manifesta un quadro sintomatologico descritto come “un processo del fegato al posto sbagliato” vale a dire una abnorme raccolta di fluidi nel tessuto connettivo di un determinato organo. (15)

Da questi brevissimi cenni, si può intuire come la Medicina antroposofica si proponga di armonizzare le parti sensibili e sovrasensibili che costituiscono ogni essere umano; aggiungiamo che le cure utilizzate ne considerano e rispettano, per quanto possibile, le singole necessità di destino.

  1. Steiner accenna spesso al Concilio ecumenico di Costantinopoli dell’869,dove fu abolito il concetto di spirito e alcune delle sue caratteristiche furono attribuite all’anima. Questo fatto importantissimo condizionò da quel momento in poi la visione dell’essere umano, occultandone l’aspetto immortale, il suo vero Io, ed è alla base della concezione materialistica, dominante ai nostri tempi, che R. Steiner indicò come vera causa spirituale della prima guerra mondiale e delle successive.

Attualmente, infatti, ci troviamo, più o meno coscientemente, nel bel mezzo di una guerra spirituale nei confronti dell’Io e dell’anima umana e della sua evoluzione, evoluzione che, come indica R. Steiner quando illustra la storia del nostro pianeta e dell’umanità, riguarda, in verità, i nostri stati di coscienza (11).

In quest’epoca, siamo tenuti a sviluppare la nostra “anima cosciente” e lo dimostra, per esempio, il fatto che molti di noi si pongono sempre più domande, invece che seguire strade già percorse come accadeva in epoche passate. Nei decenni precedenti, ciò che stiamo vivendo attualmente è stato accuratamente preparato per impedire tale sviluppo: pensiamo, per esempio, ai radicali cambiamenti dei programmi scolastici, alla graduale degradazione e depravazione dei mezzi di comunicazione, televisione in primis, che continuano ad attuare una vera e propria propaganda, volta a impedire qualsiasi giudizio critico personale e a suscitare paura e odio e altri sentimenti poco elevati, con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi.Un Io così indebolito non è più in grado di educare “l’anima senziente”, così i bassi sentimenti prevalgono, a scapito del coraggio, della buona volontà e di uno spirito di fratellanza che caratterizzerà la nostra evoluzione futura.

La paura della morte è figlia del materialismo imperante che ha fatto dimenticare la dimensione spirituale dell’esistenza e, quindi, la vera comprensione del senso della vita, purtroppo anche a livello ecclesiastico!

Che dire, poi, del transumanesimo? Al posto di un Io che si serve di un pensiero libero e creativo, unito a un sentimento che ha educato, al fine di compiere libere azioni morali, esso vuole un uomo in cui vengono immessi pensieri e sentimenti che lo porteranno a compiere azioni anch’esse programmate, controllato dalle intelligenze artificiali fin nella sua più profonda intimità, spinto sempre più a vivere in un mondo virtuale, fino ad arrivare al Metaverso. Un tale uomo potrà ancora definirsi un Essere Umano? L’intelligenza, la fantasia, il coraggio, lo spirito di sacrificio e tutte le altre qualità che lo caratterizzano verranno perse.Si tratta di un pericolosissimo attacco all’Io e all’anima cosciente, così ben preparato e occultato da essere invisibile o, peggio, gradito, agli occhi dei più: la normalizzazione dell’orrore!

La Medicina antroposofica considera tutto questo e aiuta l’essereumanoad equilibrare i suoi aspetti materiali e spirituali, tenendo conto della singola biografia, inserita nel contesto evolutivo universale che prevede una graduale riconquista cosciente e personale dell’ambito spirituale, per questo è la medicina del futuro!

BIBLIOGRAFIA

  1. Massime antroposofiche O.O.26 Ed. Antroposofica MI
  2. La caduta degli spiriti delle tenebre, O.O. 177Ed. Antroposofica MI
  3. Steiner: Introduzione agli scritti scientifici di Goethe O.O.1 Ed. Antroposofica MI
  4. Steiner: Saggi filosofici: Linee fondamentali di una gnoseologia della concezione goethiana del mondo, con particolare riferimento a Schiller e Verità e scienza – Proemio di una filosofia della libertà O.O.2 e 3 Ed. Antroposofica MI
  5. Steiner: La filosofia della libertà O.O. 4 Ed. Antroposofica MI
  6. Steiner: I memorandum del 1917 Ed Tilopa
  7. Steiner – I. Wegman: Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica O.O. 27 Ed. Antroposofica MI
  8. Steiner: Teosofia O.O. 9 Ed. Antroposofica MI
  9. Steiner: Fondamenti scientifico-spirituali della terapia O.O. 313 Ed. Antroposofica MI
  10. ANTHROPOSOPHIC PHARMACEUTICAL CODEX APC EDITION 5.0 2022
  11. Steiner: La scienza occulta O.O. 13 Ed. Antroposofica MI
  12. Steiner: Aspetti dei Misteri antichi O.O. 232 Ed. Antroposofica MI
  13. Steiner: Scienza dello Spirito e Medicina O.O. 312 Ed. Antroposofica MI
  14. Steiner: Enigmi dell’anima O.O. 21 Ed. Antroposofica MI
  15. Pelikan: Le piante medicinali. Natura e Cultura Ed.